Parodontologia

• predisposizione genetica
• fumo
• scarsa igiene orale
• cure dentali conservative e protesiche inadeguate
• età
• dieta
• lo stato di salute dell’individuo
• farmaci

• gengive sanguinanti
• alitosi
• denti allentati
• perdita dei denti
• cambio di morso
• modifica della posizione di uno o più denti
• gengive ritirate e conseguente sensibilità delle radici esposte dei denti

La frequenza delle visite dipende dalle condizioni delle gengive. Di solito si consigliano controlli regolari ogni 3-6 mesi, ma la frequenza può essere modificata in base alle esigenze del singolo individuo.

Il trattamento parodontale viene eseguito in anestesia locale, quindi i pazienti di solito non sentono alcun dolore durante l’intervento. Dopo l’intervento si può avvertire un leggero fastidio, che di solito si attenua nel giro di pochi giorni.

L’uso regolare e corretto dello spazzolino e del filo interdentale sono fondamentali per prevenire problemi gengivali. È inoltre importante recarsi regolarmente dal dentista e dal parodontologo per controlli e pulizie.

Che i problemi gengivali siano lievi o gravi, è importante trattarli. Una gengivite non trattata può portare a condizioni più gravi, come la malattia parodontale e la perdita dei denti. Un trattamento tempestivo è la chiave per mantenere le gengive sane e la salute orale a lungo termine.

Viviamo nel XXI secolo, quando gli effetti curativi della salvia sono veramente provati, ma per trattare la malattia parodontale è necessario rimuovere meccanicamente la causa della malattia (tartaro e placca). Il dentista o l’igienista orale puliranno il tartaro, ma la placca dovrà essere rimossa due volte al giorno.

Ci sono ancora molti che accettano la loro malattia parodontale e si adeguano alla situazione. La malattia parodontale è in effetti più grave in alcuni casi che in altri, ma può sempre essere controllata.
Se ti è stata diagnosticata una malattia parodontale, non aspettare, agisci. Sta a te intervenire, con l’aiuto di un dentista personale che ti guidi e di un parodontologo che possa affrontare le cause e le conseguenze della patologia con trattamenti non chirurgici e chirurgici.

Da soli possiamo fare molto per prevenire la malattia, ma non possiamo influenzare tutti i fattori, poiché in circa il 10% dei casi la colpa della malattia è genetica. L’insorgenza e lo sviluppo della malattia dipendono, oltre che dalla quantità di placca e dal tipo di batteri, anche dalla risposta infiammatoria dell’organismo, che è ereditaria. La risposta infiammatoria in alcuni pazienti sfortunati è quindi molto vigorosa, nonostante un’igiene orale relativamente buona, ed è quindi responsabile del collasso dei tessuti dentali.

Tutti noi a volte notiamo la presenza di sangue nell’espettorato mentre ci laviamo i denti, a volte anche quando mangiamo cibi duri (crosta di pane, noci ecc.). Ma se si verifica spontaneamente, può essere motivo di preoccupazione. Così come sareste preoccupati se ogni giorno vi uscisse del sangue da un’altra parte del corpo. Il sanguinamento è un segno di malattia. È necessario praticare una migliore igiene orale, cioè rimuovere correttamente la placca. Dobbiamo prestare particolare attenzione alla pulizia degli spazi tra i denti.
Per saperne di più, consulta la sezione dedicata all’igiene orale. Tutto questo è molto importante, perché il sanguinamento delle gengive è spesso associato alla malattia parodontale.